Per la foto di questa settimana, non potevo che scegliere uno scatto tratto da un libro commemorativo.
SISMA
Dal più profondo la terra trema.
Squassa e distrugge.
Passa la morte.
Di quel che rimane non ho più niente.
La sposa inserme, il figlio dorme, ma è la morte.
Notte! Tremenda notte! Buio negli occhi, nel cuore.
Non so più pregare.
Mamma aiutami!
R. M. Cisilino
6 maggio 1976 ore 20.59: il terremoto in Friuli. Avevo nove anni, di tempo ne è passato. Eppure nella mia memoria sono ancora vivi quei momenti, il lampadario che oscilla paurosamente, la folle corsa all'esterno, gli occhi spaventati dei miei familiari mentre io non capivo cosa stava succedendo.
Strada facendo ci sono anche i ricordi, il nostro passato fa parte di noi. Questo post è per non dimenticare.
Buona domenica.
Ciao, Robi. Non immaginavo che avessi vissuto da vicino questa esperienza: dev'essere stato terribile! Questa poesia è molto bella e anche l'immagine pur nella sua drammaticità è molto significativa. Grazie per averli condivisi, Miria xx
RispondiEliminaGrazie per aver ricordato.E'stata un'esperienza terribile
RispondiEliminache ha visto il Friuli distrutto ma anche la forza,
il coraggio, la tenacia di un Popolo che non si è arreso,
un Popolo che ha regito con incredibile energia.
Grazie a quanti ci sono stati vicini in quei giorni
tremendi. Grazie ancora, non dimenticheremo.M.D.
Grazie Robi per avermi regalato questa forte emozione. Hai ragione non dobbiamo dimenticare e ahimè troppo spesso lo facciamo. Ho i brividi in questo momento e gli occhi mi sono diventati lucidi, non sono nè la foto, nè i versi, sono le tue parole di testimone di un evento così grande. Un bacio
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